
Tutto dipenderà dell’avanzamento della campagna di vaccinazione. In Europa la ripresa sarà più lenta
La ripresa del trasporto aereo sarà lenta e non si tornerà ai livelli pre-Covid prima del 2024. A dirlo è la IATA, secondo cui i ricavi delle compagnie sono crollati da 838 a 328 miliardi di dollari nel 2020 e senza i 173 miliardi di dollari di sostegno finanziario da parte dei Governi, gran parte dei vettori avrebbe dichiarato fallimento.
A consuntivo, nel 2020 hanno viaggiato 1,8 miliardi di passeggeri, con una riduzione del 61% rispetto ai 4,5 miliardi del 2019 ed un calo di fatturato per biglietti venduti da 612 a 191 miliardi di dollari nell’ultimo anno.
Meglio il 2021. IATA prevede un miliardo di passeggeri in più e stima che le entrate dovrebbero crescere fino a 459 miliardi di dollari, attestandosi a -45% rispetto al 2019.
A sostenere la ripresa saranno i mercati nazionali, mentre su scala internazionale i primi a riguadagnare posizioni saranno i vettori asiatici e dell’area del Pacifico. In Europa invece la ripresa sarà più lenta ed attesa nella seconda parte del 2021, a campagna di vaccinazione avanzata.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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