
In arrivo 11 mila operatori sanitari per accelerare le procedure. Slitta a mercoledì la decisione dell’Ema sull’autorizzazione del vaccino di Moderna
Il laboratorio BioNTech, che ha sviluppato il vaccino contro il Coronavirus con la Pfizer, ha dichiarato che l’efficacia massima del suo farmaco non è dimostrata se la seconda dose viene ritardata. «L’efficacia e la sicurezza del vaccino non è stata valutata con altri calendari di dosaggio” rispetto a quello di due iniezioni a distanza di 21 giorni applicata nel trial clinico», ha spiegato l’azienda tedesca che mette le mani avanti di fronte alle scelte adottate da alcuni Governi.
A causa dei ridotti stock di vaccino disponibili, la Danimarca ha annunciato ieri di poter somministrare la seconda dose solo dopo 6 settimane dalla prima, mentre il Regno Unito parla di 12 settimane.
In Germania il ministero della Salute ha chiesto alle autorità sanitarie di valutare le opzioni per prolungare il lasso di tempo tra le due dosi, secondo un documento consultato lunedì.
Intanto sono 11 mila gli operatori sanitari che saranno selezionati dopo il bando riservato a medici e infermieri per la somministrazione dei vaccini e a cui hanno partecipato in 22 mila. Una prima parte sarà inviata nei vari siti per accelerare le procedure entro la fine di gennaio. E’ quanto si apprende da ambienti vicini al Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri.
Slitta invece a mercoledì la decisione dell’Ema sull’autorizzazione del vaccino di Moderna.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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