
Confermato lo scenario di dicembre: Il Pil crescerà del 3,9% nel 2021, del 4,2% nel 2022 e del 2,1% nel 2023
L’incertezza economica resta alta. Dopo una forte flessione nella prima metà del 2020, nel terzo trimestre il Pil nell’Eurozona ha fatto registrare un forte recupero ed è aumentato del 12,5% sul periodo precedente, pur rimanendo nettamente al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia. E’ quanto scrive la Bce nel consueto Bollettino economico appena pubblicato sottolineando come, nonostante il sostegno fornito a famiglie e imprese dalle misure di bilancio, i consumatori continuano a mostrare cautela a causa degli effetti devastanti che la pandemia ha avuto sull’occupazione e sui redditi.
Sul fronte occupazionale nel secondo trimestre del 2020 il totale delle ore lavorate è diminuito in tutti i principali settori nell’area dell’euro ma i cali maggiori si sono riscontrati per i dipendenti temporanei, i giovani e i lavoratori con bassi livelli di istruzione.
Secondo l’istituto l’arrivo dei vaccini sta aiutando ma ci vorrà del tempo prima che si veda la luce in fondo al tunnel. Per questo viene di fatto confermato lo scenario di base formulato a dicembre, ovvero una crescita annua del Pil in termini reali del 3,9% nel 2021, del 4,2% nel 2022 e del 2,1% nel 2023.
La Bce si dice pronta “ad adeguare, ove opportuno, tutti gli strumenti a sua disposizione per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente all’obiettivo, in linea con il suo impegno ad adottare un approccio simmetrico”.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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