
Continua il rialzo del petrolio ai massimi pre-Covid. Focus sui dati del lavoro europeo ed americano
Avvio positivo per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana a partire da Milano. Sale anche Parigi, nonostante il calo a sorpresa della produzione industriale e il calo oltre le stime delle spese per consumi. Positive anche le indicazioni che arrivano da Madrid, Londra e Francoforte, dopo il rialzo della produzione industriale (+0,9% in novembre, ma -2,6% su base annua).
Sul listino milanese è rally del titolo Stmicroelectronics, la migliore del Ftse Mib. Il gruppo dei semiconduttori nel IV trimestre 2020 ha messo a segno ricavi netti preliminari per 3,24 miliardi di dollari, in rialzo del 21,3% su base sequenziale e 580 punti base al di sopra del valore più alto del range previsto. La stima precedente, di ottobre scorso, era per 2,99 miliardi di dollari (+12% su base sequenziale, più o meno 350 punti base).
A sostenere il sentiment sono i nuovi massimi di Wall Street, dopo che il Congresso Usa ha confermato l’elezione alla presidenza di Joe Biden (guarda qui), con il Dow Jones che è salito sopra la soglia dei 31 mila punti (+0,69%) per la prima volta nella sua storia, il Nasdaq che ha fatto + 2,56% e l’S&P +1,48%, in entrambi i casi a un passo dai rispettivi record storici. E anche i future Usa per la seduta odierna sono al momento orientati al rialzo: il Dow Jones segna +0,58%, l’S&P +0,51% e il Nasdaq +0,33%. Stanotte negli Usa il presidente uscente Donald Trump ha riconosciuto la vittoria di Joe Biden e ha condannato i suoi sostenitori violenti che hanno preso d’assalto a Washington il Campidoglio, sede del Congresso. Trump, in un videomessaggio pubblicato su Twitter e rilanciato da tutte le reti tv americane, ha affermato che dopo la certificazione dei risultati elettorali da parte del Congresso, la “nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio” e il suo “obiettivo adesso si rivolge a garantire una transizione ordinata e senza soluzione di continuità del potere“. Ed in merito all’assalto a Capitol Hill, lo ha definito un “attacco atroce” che lo ha lasciato “indignato dalla violenza, dall’illegalità e dal caos“.
L’Asia ha chiuso invece a due velocità: il Nikkei sale del 2,36% a 28.139, ai massimi da oltre 30 anni, Lo Shanghai Composite è invece in ribasso dello 0,22% e Hong Kong fa +1,18% malgrado i forti cali di China Mobile, China Telecom e China Unicom (che hanno ceduto tra il 5 e l’8,8%) dopo che Msci ha dichiarato l’intenzione di togliere i titoli dei tre colossi asiatici delle tlc da alcuni dei suoi indici a seguito di un ordine esecutivo firmato a novembre da Trump che vietava le società americane di investire in gruppi cinesi sospettati di essere coinvolti nel campo della difesa.
Prosegue la corsa del petrolio dopo le ultime decisioni dell’Opec+ (ne abbiamo parlato qui). Il Wti fa + 0,55% a 51,1 dollari al barile e il Brent sale dello 0,53% a 54,67 dollari al barile. L’oro tratta a 1.907 dollari l’oncia, in ribasso dello 0,32%. Nel valutario il cambio euro-dollaro è poco mosso a 1,227 (-0,03%), il cross dollaro/yen è a 103,85, +0,05% e il cambio sterlina/dollaro tratta a 1,357, +0,08%.
Sul fronte macro in Germania il surplus commerciale di novembre è stato di 16,4 miliardi sotto ai 17,5 miliardi del consenso e ai 18,2 miliardi di ottobre e la produzione industriale sempre di novembre è salita su base mensile dello 0,9% rispetto al +0,4% del mese precedente.
Da seguire il tasso di disoccupazione di novembre dell’Italia e quello della zona euro mentre nel pomeriggio arriveranno alcuni dati del mercato del lavoro Usa di dicembre: le paghe del settore non agricolo, il tasso di disoccupazione e la retribuzione media oraria.
di: Maria Lucia PANUCCI
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