
Dopo il ban definitivo da Facebook e Twitter, Trump si era rifugiato su questo social
Parler è definito il Twitter della destra: si tratta di una piattaforma social senza censura su cui nei mesi scorsi si erano spostati molti dei seguaci del presidente uscente, compresa la figlia Ivanka. Il nuovo social network, fondato da John Matze e Jared Thomson in Nevada nel 2018, si presenta come “la piazza del mondo” e come slogan promette la libertà di espressione assoluta, senza controllo sulle parole utilizzate e senza quindi rischio di ban o di espulsione. Nelle scorse settimane si sarebbero riuniti su Parler soprattutto sostenitori di Trump, conservatori, cospirazionisti ed estremisti di destra.
Tuttavia non sembrerebbe esser stata una soluzione, almeno non per Donald Trump, perché sia Apple, sia a seguire Amazon e Google hanno rimosso l’applicazione dai loro store, rendendola di fatto introvabile. Le Big Tech hanno spiegato che le motivazioni dietro la rimozione sono legate al fatto che l’applicazione Parler «non ha preso le misure necessarie ad affrontare i discorsi di odio». Nella giornata di ieri Apple è intervenuta per ribadire che non darà spazio a violenza e illegalità sulla propria piattaforma. Oggi, secondo quanto riferito dalla Bbc, Amazon si è unita al blocco spiegando di aver trovato 98 post che incoraggiano alla violenza.
Parler dovrà trovare un nuovo server di web hosting entro domenica sera o scomparirà dalla rete.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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