
Colpisce il ritardo spiccato della dorsale adriatica e le differenze di territori anche vicini
La sofferenza digitale è diffusa in tutto il Paese, non solo al Sud come si pensa. E’ quanto rileva il nuovo report EY Digital Infrastructure Index che analizza il livello di efficienza e maturità delle infrastrutture digitali delle 107 province italiane prendendo in esame 30 indicatori, classificati in tre differenti categorie, ovvero Connettività fissa, Connettività mobile e wi-fi, Tecnologie IoT.
«Colpisce – si legge nel report – in particolare il diffuso ritardo della dorsale adriatica, che sconta una tradizionale minore priorità da parte degli operatori TLC, ed un sistema di utilities locali meno sviluppato rispetto al resto del Paese: Marche, Abruzzo, Molise, fino alla Puglia del Nord, sono tutti territori con indice di infrastrutturazione digitale di molto inferiore alla sufficienza»
Altra cosa che balza all’occhio sono le differenze di territori anche vicini. Secondo quanto emerge dall’indagine quasi ogni Regione ha al proprio interno almeno un’area in forte ritardo, con l’eccezione di Emilia-Romagna, Umbria, Liguria e le piccole Regioni alpine.
Ma l’Italia è uno dei pionieri nella sperimentazione del 5G anche se la pandemia ha rallentato sensibilmente il processo di deployment. Le percentuali di copertura dei servizi FTTH si sono più che raddoppiate e nel corso del 2021 e del 2022, secondo l’analisi EY, saranno raggiunti valori ben oltre le medie europee attuali.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/ANDY RAIN
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