Rimane alta la tensione con Italia Viva
«Martedì sera vogliamo fare il Consiglio dei ministri per approvare il Recovery plan. Dobbiamo correre». A parlare così è il premier Giuseppe Conte in una intervista al Tg3. Quanto alla possibile apertura formale della crisi di Governo, il presidente del Consiglio ha invece precisato: «Lavoriamo per costruire, il momento è così difficile che dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini».
Nella maggioranza però la tensione resta alta con il leader di IV Matteo Renzi che ancora non toglie dal campo lo scenario hard di un possibile rimpasto qualora confermasse la volontà di fare un passo indietro, ritirando le due Ministre Bonetti e Bellanova: «Io non ho mai chiesto la conta in Aula, Conte ha detto ci vedremo in Aula, non siamo noi a cercare la conta, noi chiediamo più vaccini, più soldi a cultura e teatro, ai giovani. Se Conte e Casalino vogliono la conta, spero solo che abbiano fatto bene i calcoli», ha detto.
La resa dei conti sui 209 miliardi in arrivo da Bruxelles potrebbe quindi andare in scena nel Consiglio dei ministri di domani, ma le trattative sono ancora in corso. «Tirino fuori questo benedetto documento perché finora sono solo chiacchiere. Quando arriverà lo valuteremo», insiste l’ex premier.
Ma la preoccupazione di Conte riguarda, ovviamente, anche la pandemia. «Sta arrivando un’impennata dei contagi – ha sottolineato. – Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici».
Domani, intanto, saranno consegnate le prime 47 mila dosi di vaccino Moderna, pochi giorni dopo il via libera dell’Aifa (guarda qui). Il carico arriverà come previsto al deposito centrale dell’aeroporto militare di Pratica di Mare, da dove sarà subito smistato. Nel bimestre gennaio-febbraio si prevede la distribuzione di 764 mila dosi complessive.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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