
“Il mancato spostamento del Black Friday è stato un disastro per il retail fisico”
«Il crollo delle vendite al dettaglio di novembre dimostra come la decisione di non spostare il Black Friday sia stato un grave errore: con i negozi di nuovo sottoposti a restrizione, la giornata di sconti ha causato lo spostamento di importanti quote di mercato verso l’online, che a novembre ha realizzato un incremento di oltre il 50%, il terzo aumento più importante di sempre dopo giugno e ottobre scorso». Le parole arrivano dall’Ufficio economico della Confesercenti che ha commentato i dati sul commercio al dettaglio di novembre diffusi oggi da Istat (guarda qui), sottolineando come di fatto la chiusura forzata e di massa per la pandemia ha reso impossibile ai negozi partecipare alle varie giornate di sconto con grande vantaggio dell’online. «Per questo avevamo chiesto di spostare la promozione fino al momento della riapertura dei punti di vendita fisici, intervento purtroppo fallito per il mancato accordo delle altre parti sociali», ha aggiunto l’associazione.
A parte l’online il crollo delle vendite è evidente in tutti i canali distributivi con l’eccezione delle dotazioni per l’informatica che da maggio ad oggi crescono su una media d’anno del 15%. Particolarmente drammatico l’arretramento dei consumi per le calzature che registrano un crollo del 46% e l’abbigliamento (-38%).
«Ora – continua Confesercenti – si attendono con forte preoccupazione i dati sulle cessazioni di attività nei primi mesi del 2021 che restituiranno un quadro di un settore al collasso: la valutazione di molti imprenditori di interrompere l’attività a conclusione di un anno difficilissimo, tra deterioramento della liquidità e dei fatturati a causa della pandemia e la mancanza di maggiori regole, a tutela dei consumatori e della concorrenza tra piccole e grandi imprese».
di: Maria Lucia PANUCCI
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