E taglia 2.600 posti di lavoro a causa della crisi
Norwegian Air chiude l’era dei voli intercontinentali a basso costo. Il terzo vettore low cost europeo, dopo l’irlandese Ryanair e la britannica EasyJet, ed il primo a coprire le tratte tra il Vecchio Continente e l’America a tariffe contenute, ha annunciato oggi il taglio del settore lungo raggio, che aveva base nell’aeroporto di Gatwick, a Londra, e di 2.600 posti di lavoro, inclusi 1.100 fra piloti e assistenti di volo basati nell’hub londinese. Lo stop avviene meno di 8 anni dopo dal primo volo intercontinentale a basso costo da Oslo per New York il 30 maggio 2013.
Il Coronavirus è solo l’ultima stangata per la compagnia norvegese. I conti avevano già iniziato a vacillare da tempo, a causa anche dell’alto indebitamento (oltre 7 miliardi di euro) per comprare o noleggiare i nuovi Boeing 787 Dreamliner (per i voli intercontinentali) e i 737 Max per le rotte brevi e medie. Nel nuovo business plan il rilancio è basato su 50 aerei nel 2021, tutti a corridoio singolo, e su collegamenti che non lasciano i confini europei.
La decisione dei vertici di Norwegian Air di fermare le rotte intercontinentali arriva dopo i fallimenti di altre compagnie low cost intercontinentali come l’islandese Wow Air e la danese Primera Air.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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