
L’extra deficit servirà per finanziare il nuovo decreto Ristori con gli interventi a sostegno dell’economia, a partire dagli indennizzi alle attività colpite dall’emergenza pandemica. Ora serve il sì del Parlamento
Via libera dal Cdm ad un nuovo scostamento di bilancio che sale a 32 miliardi, un po’ più di un punto e mezzo di Pil ipotizzato finora. La dote del piano di aiuti è quindi superiore ai 24-25 miliardi previsti inizialmente e servirà per finanziare il nuovo decreto Ristori con gli interventi a sostegno dell’economia, a partire dagli indennizzi alle attività colpite dall’emergenza pandemica.
La nuova richiesta di extra-deficit, che deve ora ottenere il via libera del Parlamento a maggioranza assoluta, era il tema principale sul tavolo del Governo. Ma dal Cdm arriva anche una mini proroga per la ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali. Il decreto legge ad hoc approvato prevede l’ulteriore differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti. Non solo. Nel testo sulle misure fiscali il Consiglio dei ministri ha deciso inoltre per il rinvio del termine per i versamenti relativi all’imposta sui servizi digitali per il 2020 dal 16 febbraio al 16 marzo 2021, nonché il rinvio del termine per la presentazione della relativa dichiarazione dal 31 marzo 2021 al 30 aprile 2021.
Soddisfatto il ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà, che sottolinea come con i 32 miliardi di euro approvati il Governo ha il dovere “di dare sostegno immediato alle attività produttive, ai lavoratori, alle famiglie colpite. Sosteniamo l’economia e programmiamo il rilancio“.
Le Camere si sono già preparate e hanno fissato per il 20 gennaio la finestra per il voto del nuovo extradeficit. Matteo Renzi, annunciando il passo indietro della sua pattuglia di governo, ha comunque garantito il voto del suo partito sia allo scostamento sia alle misure per contenere l’epidemia, compresi i ristori. Quindi a prescindere dall’esito della crisi non dovrebbe mancare in Parlamento la maggioranza assoluta richiesta per la revisione degli obiettivi di deficit e debito.
La bozza del nuovo decreto Ristori intanto si va consolidando, anche se più passano i giorni più si allunga la lista delle richieste dei Ministeri: ci saranno altri cinque miliardi per la Cig in deroga ma Catalfo già chiede più fondi anche per l’anno bianco per gli autonomi. Azzolina chiede anche ristori formativi per la scuola, mentre le Regioni chiedono altri quattro-cinque miliardi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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