
In 10 anni sono aumentati del 31%
I cittadini che dichiarano un reddito lordo oltre i 120 mila euro sono appena lo 0,8% degli oltre 41 milioni di contribuenti italiani, percepiscono l’8% del reddito complessivo ma versano ben il 16% dell’Irpef nazionale. E’ quanto risulta da un’elaborazione di Elexia sui dati fiscali secondo la quale questi cittadini pagano in media oltre 79.000 euro annui, quasi 6.600 euro al mese. «I dati — osserva Nicola Cinelli, managing partner di Elexia — sfatano un mito diffuso: i proventi dei super-contribuenti non derivano dai patrimoni, ma vengono da lavoro e pensioni, che rappresentano la fonte primaria per oltre il 90% dei soggetti».
Dal 2009 al 2018 i contribuenti italiani sopra i 120.000 euro lordi annui sono cresciuti del 31% passando da 249.313 nel 2009 a 325.424 nel 2018 e sempre nello stesso periodo il carico complessivo è salito di circa il 20% a causa delle addizionali comunali e regionali.
Secondo l’elaborazione di Elexia attualmente un reddito di 120.000 euro lordi da lavoro o pensione è assoggettato a circa 50.000 euro di Irpef, nazionale e locale, pari al 42%, la pressione è di circa il 60% per professionisti e lavoratori autonomi con partita Iva mentre sullo stesso importo incassato come dividendi o interessi, l’esborso è di 31.200 euro (aliquota del 26%) che scende a 25.200 euro, nel caso di un reddito di 120 mila euro da locazioni abitazioni con cedolare secca del 21%. Se l’introito deriva da cedole sui titoli di Stato l’imposta scende a 15.000 euro (aliquota 12,5%). Infine, se l’incasso è una plusvalenza sulla vendita di un immobile, trascorsi cinque anni dall’acquisto o ricevuto in eredità, la tassazione è pari a zero.
E’ ancora Basiglio, in provincia di Milano, a guidare la classifica della presenza di contribuenti oltre i 120 mila euro: sono il 7,6%, quasi dieci volte la media nazionale. Fanalino di coda è invece L’Aquila (0,5%).
di: Maria Lucia PANUCCI
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