
La produzione industriale sfida e vince la pandemia: +7,3% a dicembre. Nello stesso mese le vendite al dettaglio registrano +4,6%. Il tasso di disoccupazione rimane invariato al 5,2%
La Cina è l’unica economia a essere cresciuta nell’anno del Covid. Nel quarto trimestre del 2020 il Pil è cresciuto del 6,5% su base annua. E’ quanto emerge dai dati ufficiali diramati dall’Ufficio nazionale di statistica che confermano l’accelerazione rispetto al trimestre precedente, quando il dato segnava +4,9%. I risultati sono migliori delle stime degli analisti, intervistati da Reuters, che avevano previsto un’espansione del 6,1% nel quarto trimestre.
Nell’intero 2020, anno segnato per tutto il mondo dalle conseguenze negative della pandemia Covid-19, l’espansione del Pil è stata pari a +2,3%. Il prodotto interno lordo della Cina ha superato per la prima volta quota centomila miliardi di yuan ma il tasso di crescita è il più basso dal 1976, quando l’economia si contrasse dell’1,6% al termine della Rivoluzione Culturale.
Nel mese di dicembre la produzione industriale è salita del 7,3% su base annua, meglio del +6,9% atteso dal consensus e in accelerazione rispetto al +7% precedente. Dall’inizio dell’anno il dato ha segnato una crescita del 2,3% su base annua.
Per quanto riguarda le vendite al dettaglio, nell’ultimo mese del 2020 queste sono salite del 4,6% su base annua, facendo peggio del +5,5% stimato dal consensus e rallentando rispetto al +5% di novembre. Dall’inizio del 2020 il dato si è confermato negativo, con una contrazione pari a -3,9%, a causa dell’incertezza dei consumatori cinesi provocata dalla pandemia.
Il tasso di disoccupazione rimane invece invariato al 5,2%, come da attese e come a novembre. Nell’intero 2020 11,98 milioni di posti di lavoro sono stati creati nelle aree urbane.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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