
A Renzi: “Questa crisi non ha nessun fondamento. Abbiamo operato per il Paese e parliamo a testa alta. Un governo con numeri risicati non serve”
Per il Governo Conte è arrivato il momento della verità e di ottenere una nuova fiducia per continuare ad operare in un momento straordinario per il Paese, affossato dalla pandemia del Coronavirus. Il premier si mostra sereno e lucido nel suo discorso alla Camera. «Ho fiducia nei parlamentari e nel Paese», dice entrando a Montecitorio a piedi, con una cartellina in mano, dall’ingresso posteriore dell’edificio.
Nessun riferimento, almeno all’inizio, a Matteo Renzi che ha aperto la crisi, facendo dimettere le sue ministre, Bellanova e Bonetti. Gran parte del discorso di Conte si concentra sulle azioni che lui ed il suo Esecutivo hanno fatto per combattere il vuirus che attanaglia il Paese da un anno. «Sin dall’inizio mi sono adoperato perché si delineasse la prospettiva di un disegno riformatore, ampio e coraggioso per configurare una nuova stagione riformatrice basata sulla sostenibilità, sulla coesione sociale e territoriale, sul pieno sviluppo della persona umana. E ancora oggi c’è una visione – ha affermato nel corso delle sue comunicazioni nell’aula della Camera. – Siamo qui a testa alta, non per arroganza ma per la consapevolezza dell’impegno preso. – In questi mesi drammatici della pandemia da Covid questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo convergenza di vedute, risolutezza di azione anche nei momenti più difficili. Agli inizi 2020 il progetto del governo si è dovuto misurare con la pandemia che ha sconvolto in profondità la società e la dinamica stessa delle nostre relazioni. Ci siamo misurati quotidianamente come mai in passato con scienza e tecniche, con la difficoltà a fornire risposte efficaci e rapide».
E le misure drastiche adottate, i primi in Occidente a farlo, hanno dato i loro risultati, tanto che poi sono state copiate dagli altri Paesi in Europa e nel mondo. Ma Conte mantiene un profilo basso, anche se orgoglioso. «Abbiamo operato sempre scelte migliori? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia – ha spiegato ancora il premier alla Camera – posso dire che il Governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali. Se io oggi posso parlare a nome di tutto il governo a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori ma è per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e psichiche per la comunità nazionale».
Il premier Conte elenca una carrellata degli interventi messi in campo per sostenere imprese e persone, duramente colpiti dalla crisi ed annuncia che da luglio verrà introdotto l’assegno mensile unico per famiglie con figli sotto i 21 anni e spiega che tale intervento si colloca in una cornice di interventi volti ad alleggerire il peso fiscale sulle famiglie. «Non avremmo potuto realizzare tutto questo se non ci fossero state condivisione, collaborazione, responsabilità, in ciascuna forza politica – ha sottolineato Conte elencando le principali misure della legge di bilancio e il decreto semplificazioni. – E’ stato fondamentale anche il senso di responsabilità delle forze opposizione che, pur nella dialettica della politica, hanno contribuito ad affrontare dei passaggi critici. Bisogna darne atto. Avete avanzato anche proposte concrete, qualificanti, alcune delle quali sono state accolte dalle forze di maggioranza».
Poi non poteva mancare un riferimento avverso all’operato di Renzi che ha aperto una crisi di Governo in un momento “inopportuno” secondo Conte. «Le nostre energie dovrebbero essere tutte, sempre concentrate sulla crisi del Paese. Così, agli occhi dei cittadini, appaiono dissipate in contributi polemici, spesso sterili, del tutto incomprensibili. Rischiamo così tutti di perdere contatto con la realtà. C’era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No», ha aggiunto.
Il Governo ha di fronte a sé molte sfide per rilanciare il Paese. «Questo Paese merita un Governo coeso e dedito a tempo pieno all’interesse dei cittadini per favorire una pronta ripartenza, una incisiva ripresa economica, con compiti molteplici e urgenti». Conte promette che il Recovery Plan italiano sarà un piano “largamente condiviso, uno sforzo collettivo di cui andare fieri“. Quanto al lavoro serve una riforma che razionalizzi il sistema degli ammortizzatori sociali, mentre in merito alla salute va rafforzata l’assistenza domiciliare. «Dobbiamo continuare ad accelerare il processo di decarbonizzazione energetica», aggiunge ancora il premier. Quanto alla politica industriale bisogna proteggere gli investimenti più strategici del Paese. «Dobbiamo rafforzare politiche di intervento sulla base delle nostre filiere più produttive», ha detto aggiungendo anche che la riforma fiscale non è più rinviabile. «Questo è un passaggio essenziale per ricostruire la fiducia dei cittadini e delle imprese e per consentire una migliore distribuzione della ricchezza», ha ammesso.
Altri obiettivi di Conte saranno quello di valorizzare i principali asset dell’offerta culturale e turistica e le specifiche esigenze delle realtà territoriali. Ed ancora, il Governo deve lavorare per l’economia di genere, per livellare i gap salariali, per rafforzare il sostegno alle donne vittime di violenza favorendo il ruolo delle donne “all’interno della società, anche nei ruoli più apicali“.
Per le sfide che attendono l’Italia servono “la massima coesione possibile, il più ampio consenso in Parlamento. Servono un governo e forze parlamentari volenterose, consapevoli della delicatezza dei compiti. Capaci di sfuggire gli egoismi e l’utile personale“. Conte annuncia che non intende mantenere a lungo la guida del Ministero dell’Agricoltura.
Ed infine un appello accorato all’unità e alla responsabilità. «Chiedo un appoggio limpido e trasparente su una convinta adesione ad un progetto politico. A tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia io dico: ‘aiutateci’, viva l’Italia», ha concluso.
Tanti gli applausi ma anche molti i segni di protesta, come quando Conte fa un appello alle forze responsabili ed europeiste in Parlamento contro la “deriva sovranista“.
Ora, dopo l’intervento di Conte, ci sarà un dibattito che si protrarrà fino alle 15.30 quando la seduta verrà sospesa per sanificare l’Aula fino alle 17. Il presidente del Consiglio terrà poi la propria replica, quindi ci saranno le dichiarazioni di voto e la votazione sulla fiducia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ROBERTO MONALDO
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