
Bilancio negativo anche per l’intera area (Ue+EFTA+UK) dove il calo è stato del 24,3%, un livello quasi identico a quello del 1994
Bilancio catastrofico per il mercato dell’auto. Secondo i dati diffusi oggi da Acea, l’associazione dei costruttori auto in Europa, le immatricolazioni nell’area (Ue+EFTA+UK) hanno accusato nel 2020 un calo del 24,3%, scendendo a quota 11.961.182, un livello quasi identico a quello del 1994. Le immatricolazioni chiudono in rosso in tutti i 30 Paesi dell’area con un calo massimo del 42,8% in Croazia. Dicembre ha fatto registrare una contrazione contenuta del 3,7% rispetto al -13,5% di novembre, grazie all’effetto di provvedimenti adottati per sostenere il mercato in particolari Paesi, ma le prospettive per il 2021 restano fortemente negative sia per l’andamento della pandemia che per l’esaurirsi di importanti misure di sostegno della domanda e non rinnovate (o non ancora rinnovate) nel 2021.
Per quanto riguarda solo l’Ue l’anno scorso le immatricolazioni sono diminuite del 23,7% a quota 9,942 milioni a causa dei lockdown e delle restrizioni. È stato il calo più rilevante di sempre in Europa, con le vendite di nuove macchine in flessione di tre milioni di unità rispetto al 2019. Tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea hanno avuto un calo a due cifre nel 2020. Tra i mercati principali la Spagna ha segnato la flessione più rilevante (-32,3%), seguita da Italia (-27,9%), Francia (-25,5%) e Germania (-19,1%). A dicembre invece le immatricolazioni sono state 1.031.070 in tutta l’Ue, rallentando la caduta (-3,3%) dopo il -12% di novembre e il -7,8% di ottobre. L’Italia e la Francia hanno subito perdite a due cifre, con le vendite in calo rispettivamente del 14,9% e dell’11,8%. Al contrario in Germania c’è stato un aumento robusto (+9,9%) mentre la performance della Spagna è rimasta stabile rispetto a dicembre del 2019.
Tra i singoli produttori, invece, Fiat Chrysler Automobiles ha registrato a dicembre un aumento delle immatricolazioni del 7,5% rispetto all’anno prima. Tra i singoli marchi hanno fatto meglio Lancia/Chrysler con un +20,5%, Alfa Romeo con un +19,9% e Jeep con un +19,7%. Guardando all’intero anno però il 2020 si è chiuso in profondo rosso anche per Fca, che ha visto crollare a domanda di auto del 26%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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