
Gentiloni: “la bozza italiana ha una base molto buona ma va rafforzata”. Atteso nella seconda settimana di febbraio l’ok del Parlamento europeo all’accordo sui fondi del Nex Generation EU
Sono 11 i Paesi dell’Ue che hanno già presentato il Recovery Plan per ottenere i fondi europei che servono per la ripartenza post-Covid. Lo ha reso noto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione dell’Ecofin.
Il commissario europeo ha poi detto di aspettarsi nella seconda settimana di febbraio l’ok del Parlamento europeo all’accordo sulla Recovery and Resilience Facility (RRF), lo strumento del Next Generation Eu che assegna sussidi e prestiti agli Stati. «L’accordo politico che abbiamo raggiunto sul regolamento della RRF non è stato facile da concludere, c’è voluta una maratona di nove riunioni di trilogo e cinque settimane di trattative per far convergere le diverse posizioni ma siamo riusciti a trovare un buon compromesso – ha detto. – La ratifica dell’aumento delle risorse proprie non è pre-condizione necessaria per la presentazione dei piani, ma per il solo reperimento delle risorse nei mercati».
Per quanto riguarda il Recovery Plan dell’Italia il commissario europeo è preoccupato dei ritardi. «Il lavoro sul Recovery plan italiano è in corso e spero che l’instabilità politica in Italia non metta a repentaglio questo lavoro perché l’Italia è il maggiore beneficiario e bisogna assicurarsi che i fondi arrivino, sono molto importanti per la ripresa in Italia», ha affermato.
Soddisfatto finora della bozza è invece il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, che l’ha trovata “ampiamente convergente” con gli obiettivi generali prefissati dall’Ue. «Il piano – ha tuttavia auspicato Gentiloni – ha una base molto buona ma dobbiamo lavorare per rafforzarla, non vale solo per l’Italia ma per tutti».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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