
Gli investitori hanno accolto con favore il nuovo presidente. Attesa per la Bce con le decisioni di politica monetaria
Avvio in rialzo per le Borse europee, con gli investitori ottimisti dopo l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca (leggi qui). Nei primi minuti di contrattazione il Cac40 sale dello 0,6%, mentre il Dax avanza dello 0,7% e il Ftse 100 segna un +0,46%.
Piazza Affari si unisce ai festeggiamenti ed apre positiva con l’indice Ftse Mib che segna un +0,3% in area 22.707 punti. Tra i titoli del paniere principale Inwit conquista la vetta con un rialzo dell’1,8%. La seguono Moncler e Campari con progressi intorno a un punto percentuale. Sul fronte opposto invece, Eni e Tenaris sono tra i peggiori titoli del Ftse Mib con un -0,4%, riflettendo la debolezza delle quotazioni del petrolio. Debole anche UniCredit sul fronte bancario, con un ribasso dello 0,2%, dopo il rally di ieri (+4%) che aveva portato il titolo a superare il muro degli 8 euro.
Anche il mercato americano sta accogliendo con favore il mandato del neo-presidente e non a caso ieri Wall Street ha raggiunto nuovi massimi: il Dow Jones ha segnato +0,83%, l’S&P 500 +1,39%, il Nasdaq +1,97%. Ed anche stamattina i futures sono in crescita.
Sulla scia di Wall Street, le borse asiatiche mostrano un trend rialzista. Tokyo cresce del +0,82%, Shanghai del +1,05%. In controtendenza Hong Kong, a -0,27%. Da segnalare come in mattinata la Banca del Giappone abbia mantenuto stabile la politica monetaria. In una decisione ampiamente attesa, l’istituto centrale nipponico ha confermato il suo obiettivo di tassi di interesse a breve termine a -0,1% e quello per i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni intorno allo 0%.
Stabile, ma tendenzialmente negativo, il prezzo del petrolio: il Wti scambia al -0,23% e 53,20 dollari al barile, il Brent è a -0,14% a 56 dollari. Si rafforza invece l’oro: +0,36% a circa 1.873 dollari l’oncia. Il dollaro è debole rispetto alle principali valute concorrenti. L’euro si rafforza sul biglietto verde del +0,20%, scambiando a 1,2128, mentre la sterlina prende il +0,35% a 1,3701. Dollaro fiacco, ma abbastanza stabile, anche nei riguardi dello yen giapponese: -0,09% e cambio a 103,43.
Oggi l’Europa sarà alle prese con le decisioni di politica monetaria della Bce che dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse.
A livello macro in Italia si attendono invece i dati del fatturato industriale e degli ordini all’industria di novembre. Al contempo nell’Eurozona verrà diffuso l’indice di fiducia dei consumatori di gennaio: il consenso prevede un valore di -15, da un precedente -13,9. Dall’altra parte dell’Atlantico sarà invece la volta dell’indice Fed di Philadelphia di gennaio e delle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione: ne sono previste 900 mila.
di: Maria Lucia PANUCCI
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