Nei prossimi mesi è atteso invece un cambio di obiettivo
Non ci sono grandi attesa sulla Bce che nella riunione di oggi, la prima del 2021, dovrebbe mantenere invariata la sua politica monetaria. La presidente Christine Lagarde continua a ripetere di essere pronta a ricalibrare le misure in caso di necessità, ma nell’ultimo mese non sono sorti cambiamenti che le possano giustificare, secondo gli analisti. E poi a dicembre l’istituto si è già mosso, potenziando il PEPP (leggi qui).
Nessuna grande sorpresa quindi ma gli analisti si aspettano che la conferenza stampa che terrà la Lagarde, come di consueto dopo il meeting, si concentri sull’impatto economico dei nuovi lockdown in Europa, sulla distribuzione dei vaccini, sull’accordo di Brexit e su come gli stimoli fiscali della nuova amministrazione Biden potranno influenzare anche le prospettive europee.
Qualcosa potrebbe però cambiare nei prossimi mesi. L’inflazione nell’area dell’euro è vicina, se non addirittura ai minimi storici e anche le proiezioni del personale di dicembre della BCE hanno segnato un nuovo minimo. A ciò si aggiunge la recente forza dell’euro che è un ulteriore freno all’inflazione. La moneta unica è attualmente scambiata vicino a $ 1,2119 ma era più vicina a $ 1,10 prima dell’inizio della pandemia
Perché gli investitori abbiano sostenuto l’euro non è del tutto chiaro, soprattutto perché sembra che la Federal Reserve americana aumenterà i tassi molto prima della BCE.
In un evento Reuters Lagarde ha detto che la banca centrale sarà “estremamente attenta” ai movimenti dei cambi e al loro impatto sui prezzi al consumo. Ecco allora che prossimamente l’istituto centrale europeo potrebbe pensare ad una revisione della sua strategia: dal 2003 ha mirato a un tasso di inflazione inferiore, ma prossimo al 2% nel tentativo di affrontare le preoccupazioni per i significativi aumenti dei prezzi al consumo. Tuttavia ora è più preoccupata per gli aumenti dei prezzi lenti. Di conseguenza, la revisione della strategia a Francoforte potrebbe portare a un nuovo obiettivo.
Il test chiave arriverà a settembre. Dopo la pausa estiva, il Consiglio direttivo potrebbe dover rivedere la sua politica monetaria, 6 prima della prevista scadenza dei suoi acquisti di obbligazioni senza precedenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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