Le immigrazioni sono invece stabili
L’effetto Brexit si fa sentire anche sulle migrazioni. E’ infatti record di trasferimenti degli italiani nel Regno Unito secondo quanto segnalato dall’Istat nel suo report anagrafico. In particolare nel 2019 il flusso di espatri verso il Regno Unito registra il record di 31 mila cancellazioni anagrafiche, ovvero il 49% in più rispetto al 2018, superando il picco dei 25 mila espatri del 2016, anno d’avvio del processo di risoluzione per l’uscita del Paese dall’Ue, concluso il 31 dicembre 2020 (leggi qui).
Questo boom è dovuto soprattutto alle “ufficializzazioni”. «Nel periodo di transizione molti italiani, verosimilmente già presenti Oltremanica ma non registrati come abitualmente dimoranti, hanno ufficializzato la loro posizione trasferendo la residenza nel Regno Unito», sottolinea l’Istat.
Se molti italiani se ne vanno le immigrazioni sono invece stabili sul 2018 (circa 333 mila, +0,1%). Un immigrato straniero su cinque sceglie la Lombardia come destinazione finale. La Regione da sola accoglie 57 mila immigrati (22% del totale flussi). Seguono Lazio (28 mila iscrizioni), Emilia-Romagna (26 mila), Veneto (25 mila), Toscana (23 mila) e Piemonte (21 mila). Nel Mezzogiorno attraggono, almeno come prima residenza, Campania, Sicilia, Puglia e Calabria (11% dei flussi). Milano, Roma, Torino e Napoli raccolgono il 23% del totale dei flussi stranieri in ingresso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA
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