
Gli incassi sono passati dai 2,67 miliardi del 2019 a 590 milioni del 2020. Il numero dei passeggeri trasportati è crollato a 6,21 milioni dai 21,29 milioni
Come tutto il settore del trasporto aereo anche Alitalia ha accusato pesantemente l’impatto dovuto al Covid con perdite di traffico nell’ordine del 70% ed una contrazione dei ricavi di circa il 78%. Lo hanno confermato il commissario straordinario Giuseppe Leogrande ed il direttore generale Giancarlo Zeni nel corso di un’audizione alla commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sul decreto Milleproroghe.
Nello specifico Leogrande ha spiegato che il numero dei passeggeri trasportati nel 2020 è crollato da 21,29 milioni a 6,31 milioni, precisando che di questi 2,8 milioni (poco meno della metà) hanno volato tra gennaio e febbraio e che nel bimestre aprile-maggio si sono toccate punte del -97%. Il traffico ha visto poi un leggero recupero nei mesi estivi, ma ha di nuovo avuto una brusca frenata durante la seconda ondata della pandemia, tra novembre (-90%) e dicembre (-80%).
Tutto questo ha comportato una perdita consistente dei ricavi che sono passati dai 2,67 miliardi del 2019 a 590 milioni del 2020, di cui 320 riferiti solo ai mesi di gennaio e febbraio.
Leogrande ha auspicato quindi “una assoluta accelerazione” dell’intervento pubblico necessario a completare l’iter di cessione di Alitalia al fine di “consentire la prosecuzione dell’attività d’impresa“, ricordando che la compagnia “non si è mai tirata indietro rispetto alle esigenze del Paese nel momento più critico ed ha continuato ad offrire in qualità di azienda pubblica un servizio pubblico essenziale“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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