
Nel nostro Paese per ogni 100 euro netti di retribuzione se ne pagano 32 di tasse e 75 di contributi previdenziali, dei quali 61 a carico del datore di lavoro e 14 a carico del lavoratore, per un totale di 207 euro
In Italia il costo del lavoro resta superiore del 15,6% rispetto alla media dell’Eurozona. Nel nostro Paese infatti, rispetto a una retribuzione netta di 100 euro, sulle aziende pesano complessivamente 207 euro, cifra più alta di 38 euro rispetto alla media dell’Eurozona che si ferma a 179 euro. Lo si apprende da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, illustrata oggi dal vicepresidente, Giuseppe Spadafora, nel corso dell’incontro col Governo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Nello specifico in Italia per ogni 100 euro netti di retribuzione se ne pagano 32 di tasse e 75 di contributi previdenziali, dei quali 61 a carico del datore di lavoro e 14 a carico del lavoratore, per un totale di 207 euro. Nell’Eurozona invece per ogni 100 euro netti di retribuzione, se ne pagano 24 di tasse e 55 di contributi previdenziali, dei quali 38 a carico del datore di lavoro e 17 a carico del lavoratore.
La Spagna presenta il costo del lavoro tra i più contenuti con 160 euro complessivi: per ogni 100 euro netti di retribuzione, se ne pagano 19 di tasse e 41 di contributi previdenziali, dei quali 33 a carico del datore di lavoro e 8 a carico del lavoratore.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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