
I risultati sono stati comunicati al termine della fase 3 di sperimentazione in Gran Bretagna. Il farmaco funziona anche all’85,6% contro la mutazione inglese. Il premier inglese Boris Johnson ha detto di essere pronto a fare scorta di 60 milioni di dosi
Buone notizie arrivano dal fronte anti-Covid. Mentre è atteso per oggi l’ok dell’Ema alla distribuzione nel Vecchio Continente anche del vaccino targato AstraZeneca, Novavax ha annunciato nella notte che il suo preparato è risultato efficace all’89,3% al termine delle fase 3 dei test effettuati in Gran Bretagna. La società biotech Usa ha precisato che il 50% dei test condotti in UK ha riguardato la variante inglese del virus ed in questo caso ha funzionato nell’85,6% dei casi. Il premier inglese Boris Johnson ha detto di essere pronto a fare scorta di 60 milioni di dosi se le autorità locali lo approveranno.
L’efficacia del vaccino Novavax è risultata invece del 60% nei test condotti in Sud Africa, che hanno però riguardato per il 90% contagi della variante sudafricana del virus. L’efficacia è stata del 49,4% sui pazienti affetti contemporaneamente da Covid-19 e da Aids.
La sperimentazione totale ha riguardato 15 mila persone tra 18 e 84 anni, di cui il 27% ha oltre 65 anni.
A luglio scorso il Governo degli Stati Uniti, nell’ambito dell’iniziativa Operation Warp Speed dell’amministrazione Trump, aveva annunciato una iniezione di capitale a Novavax per 1,6 miliardi di dollari per sviluppare e produrre il potenziale vaccino, con l’obiettivo di fornire 100 milioni di dosi entro l’inizio del 2021. Non è chiaro se questi nuovi dati saranno sufficienti per consentire a Novavax di ottenere un’autorizzazione all’uso di emergenza da parte della Food and Drug Administration che consentirebbe la distribuzione negli Stati Uniti.
Il titolo è salito di oltre il 26% negli scambi notturni dell’afterhours sul Nasdaq dove è quotato dopo aver chiuso la sessione ordinaria a 134 dollari (+2,16%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JIM LO SCALZO
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