
Il ceo di Banco BPM vorrebbe anticipare una potenziale offerta di Unicredit su MPS e Banco BPM. Bper e Unipol preferirebbero invece concentrarsi per il momento sull’integrazione delle filiali di recente acquistate da Intesa Sanpaolo-UBI
Banco BPM si fonde con Bper? Ancora di concreto non c’è nulla ma l’intenzione sarebbe quella, almeno da parte di Giuseppe Castagna, ceo del primo istituto, che sta pressando in tutti i modi Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, maggiore azionista di Bper, per l’apertura del trattative tra le due banche in vista di un’eventuale deal.
Secondo un articolo pubblicato ieri da Il Messaggero, Castagna vorrebbe anticipare una potenziale offerta di Unicredit su MPS e Banco BPM. Il nuovo ceo di Unicredit, Andrea Orcel, è tra i maggiori esperti di fusioni in Europa e con il Banco coprirebbe il buco nella rete da Milano al Nordest e in più avrebbe in dote Anima, leader della gestione del risparmio. E poi a quanto sembra Bper e Unipol non starebbero pensando alla fusione ma preferirebbero concentrarsi per il momento sull’integrazione delle filiali di recente acquistate da Intesa Sanpaolo-UBI.
Per gli analisti invece l’opzione Banco-Bper, che circola ormai da mesi, può divenire molto concreta e ha molto senso. «L’accordo tra BPER e Banco BPM avrebbe senso industriale per entrambe le parti e può creare valore per 0,38 euro per gli azionisti di Banco BPM», calcola Intesa Sanpaolo.
Credono al deal anche gli esperti di Mediobanca che indicano Bper come il player preferito in Italia in ottica M&A.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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