Istituita la legge marziale, agli abitanti è vietato protestare o riunirsi in gruppi di più di cinque persone
In Birmania è scattata la legge marziale dopo le manifestazioni che hanno fatto seguito all’arresto della leader democraticamente eletta Aung San Suu Kyi (ne abbiamo parlato qui).
In molte zone di Mandalay, la seconda città del Paese, è stato istituito il coprifuoco dalle 20 alle quattro del mattino e agli abitanti è fatto divieto di protestare o riunirsi in gruppi di più di cinque persone. È la prima volta che il regime lancia un avvertimento tanto duro da quando sono iniziate le manifestazioni.
L’Unione Europea e la Gran Bretagna hanno chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio dei diritti umani dell’Onu, come annunciato dall’ambasciatore britannico a Ginevra Julian Braithwaite. «Insieme all’UE – spiega – abbiamo presentato una richiesta per una sessione speciale sulle implicazioni per i diritti umani della crisi in Myanmar».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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