
È un dato che dovrebbe normalizzarsi quando ripartiranno i consumi
Secondo quanto dichiarato mediante una nota da Ubs Europe Se, la succursale italiana della banca, nel corso del 2020 i risparmi delle famiglie europee sono saliti di oltre il 3% del Pil, circa 363 miliardi di euro, risparmi che potrebbero diventare il carburante per la ripresa quando i consumi torneranno a stabilizzarsi.
Secondo i dati di Eurostat, l’Eurozona ha subito una contrazione del 6,8% mentre l’Istat ha segnalato il -8,9% per l’Italia. Il primo trimestre del 2021 è partito lentamente, a causa del trascinarsi delle limitazioni alla mobilità e dei ritardi sul piano vaccinale. Adesso grandi aspettative sono riposte nell’impatto del Recovery Fund, grazie al quale è prevista una crescita economica tra il 4,5% e il 5% nel 2021 e 2022.
«A fornire un inatteso supporto alla ripresa potrebbero essere i risparmi accantonati nei mesi scorsi – ha dichiarato Matteo Ramenghi, chief investment officer Ubs WM Italy – infatti, mentre il pil arrancava, il tasso di risparmio della zona euro, cioè la quota dei redditi che viene risparmiata, è salito a livelli senza precedenti. Se dal 1999 ad oggi è stato mediamente del 13%, nel secondo trimestre del 2020 è balzato al 24,6%, nel terzo trimestre è sceso al 17,3%, ma nel quarto trimestre dovrebbe essere aumentato nuovamente».
Man mano che la situazione si normalizzerà i tassi di risparmio scenderanno ai livelli prepandemici a beneficio appunto dei consumi. L’impatto complessivo sul Pil potrebbe sfiorare l’1%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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