
Export giù del 16,5%. Solo l’e-commerce ha mostrato dati positivi: il suo valore ha raggiunto i 700 milioni, +42% rispetto al 2019
Il Covid ha pesato anche sull’intero settore della cosmetica. Nel 2020 il fatturato globale ha sfiorato i 10,5 miliardi di euro, in calo del 12,8%. Risentendo delle limitazioni e delle incertezze a livello internazionale, anche le esportazioni sono in flessione: hanno raggiunto un valore di oltre quattro miliardi, -16,5%, rispetto all’anno precedente. A dirlo è una indagine presentata dal Centro Studi di Cosmetica Italia.
I canali professionali, acconciatura ed estetica, risentono delle chiusure forzate e segnano rispettivamente -28,5% e -30,5%. Pesanti contrazioni si registrano anche nelle vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) che chiudono l’anno a -30% rispetto al 2019. Condizionata dalle nuove modalità di acquisto che hanno spostato i consumi verso altri canali, la profumeria raggiunge un -27%, poco meno l’erboristeria (-26%), con andamenti diversi tra monomarca e punti vendita tradizionali.
Farmacia e grande distribuzione sono invece i canali che, seppur con dati in contrazione, hanno contenuto i cali. La farmacia chiude infatti il 2020 con un trend attorno al -2,5%, analogamente alla grande distribuzione. Quest’ultima continua a rappresentare oltre il 41% dei consumi cosmetici.
Solo l’e-commerce ha mostrato dati positivi: il suo valore ha raggiunto i 700 milioni, ben il 42% in più rispetto al 2019, portando il retail digitale al quarto posto tra i canali di distribuzione, con un peso del 7,4% sul totale del mercato nel 2020.
Nonostante i dati in calo a causa del Covid, le prospettive per il 2021 sono tuttavia in crescita grazie all’indispensabilità del cosmetico e alla capacità di adattamento dell’industria che ha saputo reagire, consegnando saldi finali meno critici di quanto previsto, nonostante i segni negativi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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