
La multinazionale olandese taglia 8.000 posti, il 10% della forza lavoro totale
La storia ormai ci ha insegnato che il Covid ha avuto la forza di affossare anche i grandi. E questa volta la vittima è Heineken, il gigante della birra olandese, numero due al mondo, che ha deciso di tagliare circa 8.000 posti in tutto il mondo, circa il 10% della forza lavoro totale. Lo ha annunciato il gruppo comunicando i conti annuali, chiusi con una perdita netta di 204 milioni di euro, pari ad un crollo del 109% rispetto all’anno precedente.
«Il Covid-19 e le misure dei governi continuano ad avere un impatto sul nostro settore e sui nostri mercati», si legge in un comunicato. In particolare la chiusura di bar e caffetterie in molti Paesi ha causato un calo delle vendite del 17% a 23 miliardi di euro.
Heineken aveva annunciato in ottobre che era necessaria una ristrutturazione per ridurre i costi del personale, ma all’epoca non aveva fornito alcuna cifra per i licenziamenti.
Fondato nel XIX secolo ad Amsterdam, il gruppo che controlla tra gli altri Moretti, Amstel, Ichnusa, Dreher, vende oggi più di 300 marchi e dà lavoro a 85.000 persone in tutto il mondo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI
Ti potrebbe interessare anche: