
Come gli italiani hanno trasformato la casa in un ufficio e come evitare che si perda l’estetica domestica
Il coronavirus ha stravolto la quotidianità delle persone in tutto il mondo e ha cambiato radicalmente le abitudini dei lavoratori, che per la prima volta si sono trovati ad affrontare la sfida dello smart working in una percentuale molto alta. Una sfida che ha coinvolto anche l’arredamento, perché il lockdown ha portato l’ufficio in casa, cambiando l’uso degli spazi e facendo nascere la richiesta di un nuovo design, in grado di conciliare l’estetica domestica e accogliente con le comodità necessarie per svolgere il proprio lavoro.
I fondatori di Studio Palomba Serafini Associati, Ludovica e Roberto Palomba, entrambi architetti e designer, hanno dichiarato che a cambiare è principalmente il linguaggio estetico di oggetti come stampante, lampade o scrivania, perciò bisogna partire da una previsione diversa degli spazi.
Tra gli italiani si è diffuso il trend del working friendly, una dimensione nello spazio che include tutto ciò che può servire per lavorare da casa. Su eBay sono aumentati gli acquisti di prodotti relativi alle postazioni di lavoro del 49%. Nello specifico: gli acquisti di tastiere e mouse sono cresciuti del 176% rispetto al 2019, scrivanie e mobili porta pc dell’85%, le docking station per i laptot del 59%, toner, cartucce e carta del 51,5%, mouse, trackball e touchpad del 36,6%, stampanti e plotter del 32,8%, monitor del 31,8%, e tastiere e keypad del 25,5%. Inoltre è aumentato del 32% l’acquisto di prodotti per l’organizzazione della casa, tra cui le ceste salvaspazio, gli stand appendiabiti, le scarpiere, contenitori e scatole e infine soluzioni per guardaroba.
Il profilo dello smart worker che si è dedicato a questi acquisti è formato da uomini e donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che hanno comprato in totale 172.618 prodotti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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