
Vediamo le caratteristiche e chi può accedervi
Si chiama First Playable Fund ed è il fondo che mette a disposizione quattro milioni di euro per l’industria dei videogiochi. Una forma di supporto alle società italiane che intendono realizzare prototipi di videogiochi destinati alla distribuzione commerciale.
Il fondo è stato istituito con decreto del ministero dello Sviluppo economico. «Si tratta del primo intervento mirato in Italia per sostenere il settore dei videogiochi, così come già fatto in altri Paesi europei – ha commentato la sottosegretaria al Mise Mirella Liuzzi. – Un passo importante che ci auguriamo possa contribuire a sostenere l’industria creativa italiana e un settore dalle grandi prospettive, votato all’innovazione e all’aggiornamento ciclico e con una preziosa componente fatta di talento e sapiente artigianalità».
Il First Playable Fund è finalizzato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50% delle spese ammissibili e per un importo compreso da 10.000,00 euro a 200.000,00 euro per singolo prototipo.
In questo caso viene richiesto che il prototipo sia presentato entro 18 mesi dalla concessione del prestito. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura di valutazione, attraverso uno sportello telematico a cui presentare tutti i documenti che saranno specificati da un provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise. Le agevolazioni non sono cumulabili e saranno erogate in due tranche, in base alle spese sostenute.
Possono beneficiare delle agevolazioni del First Playable Fund le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione: svolgono, in via prevalente, l’attività economica di “Edizione di software” o “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse”; hanno sede legale nello Spazio economico europeo ma sono soggette a tassazione in Italia; hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori ai 10 mila euro; sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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