
Il piano di ristrutturazione prevede la chiusura di ulteriori 190 filiali nel 2021, la riduzione di oltre l’80% dell’organico per la fine del 2023, il ritorno all’utile operativo positivo nel 2021 e la ripresa del pagamento dei dividendi per il 2023
Perdita da 2,9 miliardi nel 2020 per Commerzbank, la quarta banca più grande della Germania, che ha risentito pesantemente della crisi dovuta al Covid. La perdita netta di 2,70 miliardi di euro nel solo quarto trimestre dell’anno si confronta con una perdita di 97 milioni di euro registrati precedentemente. Ciò ha portato a un rosso complessivo di 2,87 miliardi di euro, che si confronta con un profitto di 585 milioni nel 2019.
A seguito di questi risultati, l’istituto ha fatto sapere che chiuderà altre 190 filiali nel 2021 e taglierà 10.000 posti di lavoro, con una riduzione di oltre l’80% dell’organico, per la fine del 2023.
Non solo. La banca tedesca ha fatto sapere che prevede un ritorno all’utile operativo positivo nel 2021 e che riprenderà a pagare i dividendi per il 2023. «Vogliamo essere redditizi in modo sostenibile e plasmare il nostro destino come forza indipendente nel mercato bancario tedesco – ha commentato Manfred Knof, presidente del CdA di Commerzbank. – Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di effettuare una profonda ristrutturazione della banca nei prossimi anni. La nostra strategia 2024 punta sulla centralità del cliente, la digitalizzazione, la sostenibilità e la redditività».
Il titolo è in caduta libera a Francoforte e segna per il momento un -5,46%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/RONALD WITTEK
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