Per il Pil 2020 dell’Eurozona si prevede una contrazione del 6,8%, inferiore a quella del -7,8% delle precedenti stime. Per quest’anno è atteso un recupero del 3,8%, meno del +4,2% atteso in precedenza
Nelle sue previsioni economiche invernali, la Commissione europea ha reso noto di aver rivisto al rialzo le stime sul Pil dell’Italia relativo al 2020, dal crollo -9,9% stimato nell’outlook autunnale del 2020, a un tonfo ridotto a -8,8%. La Commissione ha però tagliato le previsioni per il 2021: dalla ripresa precedentemente attesa del 4,1% si passa al +3,4%, migliorando però le previsioni per il 2022 dal +2,8% al +3,5%.
Per il Pil 2020 dell’Eurozona la Commissione europea prevede una contrazione del 6,8%, inferiore a quella del -7,8% stimata nelle precedenti stime dell’autunno del 2020. Per il 2021 l’economia è attesa in recupero del 3,8%, meno del +4,2% atteso in precedenza, e sempre del 3,8% nel 2022, più del +3% del precedente outlook.
Andando poi nello specifico delle varie economie, l’Ue rivede al rialzo l’outlook 2020 della Spagna. Ora è previsto un tonfo dell’11% rispetto al -12,4% atteso in precedenza. Sono migliorate anche le previsioni relative al 2021 dal +5,4% al +5,6%, mentre per il 2022 si passa dal +4,8% precedente al +5,3%.
Per quanto riguarda la Francia la Commissione Ue migliora l’outlook 2020 ma taglia le stime per il 2021. Ora si parla di una contrazione del Pil dell’8,3%, rispetto al -9,4% atteso in precedenza; tagliate però le previsioni sul Pil francese relative al 2021 dal +5,8% al +5,5%, mentre per il 2022 le stime sono state migliorate dal +3,1% precedente al +4,4%.
Nelle previsioni economiche invernali appena diramate, la Commissione europea ha migliorato l’outlook anche per il Pil della Germania relativo al 2020: ora l’Ue prevede una contrazione del 5%, inferiore a quella pari a -5,6% attesa nelle precedenti stime. L’outlook per il 2021 è stato tuttavia tagliato dal precedente +3,5% al +3,2%. Migliorato invece l’outlook per il 2022, dal precedente +2,6% al +3,1%.
«Bruxelles si aspetta che l’Ue torni ai livelli di crescita pre-pandemia già nel secondo trimestre del 2022, prima di quanto previsto lo scorso autunno – ha detto il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. – La recessione del 2020 non è così profonda come previsto e l’avvio della campagna vaccinale aiuta. Ciononostante uno Stato su quattro avrà bisogno di più tempo per tornare a crescere».
di: Maria Lucia PANUCCI
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