
Incassati indebitamente circa 90 mila euro
Ancora furbetti del reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza di Bologna ha denunciato 10 persone che, nonostante fossero condannati in carcere o colpiti da altre misure cautelari, percepivano il reddito di cittadinanza. Per tutti l’accusa è di indebita percezione di questo beneficio, reato che può essere punito con la reclusione da due a 6 anni. Le somme incassate senza averne diritto ammontano a circa 90 mila euro.
Le Fiamme Gialle hanno scoperto i furbetti notando che, all’atto della presentazione della domanda di sussidio, hanno omesso di comunicare la loro condizione di detenuti o comunque di essere stati colpiti da misure restrittiva della libertà personale. I Finanzieri hanno segnalato alle competenti Direzioni Provinciali dell’Inps le 10 persone per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio e l’attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate.
Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno al reddito familiare che spetta solo in presenza di alcuni requisiti che devono essere autocertificati dal richiedente, volti a dimostrare non solo la condizione di difficoltà economico-reddituale del proprio nucleo familiare, ma anche il possesso da parte dei componenti dello stesso di alcune qualità morali. Tra queste, il legislatore ha previsto che l’essere sottoposti a misure cautelari personali o aver ricevuto una condanna per gravi delitti sia causa di esclusione dal beneficio di chi faccia richiesta e del suo intero nucleo familiare.
di: Maria Lucia PANUCCI
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