
Non ci si può muovere neanche tra quelle gialle se non per lavoro, necessità, salute e residenza. Gli impianti sciistici riaprono a partire dal 15
La notizia era nell’aria, ma adesso arriva l’ufficialità, soprattutto dopo che a richiederlo sono state le Regioni. Il decreto legge Covid, che vieta gli spostamenti tra le Regioni, anche tra quelle gialle, è stato prorogato fino al 25 febbraio. La scadenza della misura era fissata per lunedì ma alla fine il Consiglio dei ministri ha deciso di allungare i tempi, soprattutto per la preoccupazione derivante dalla diffusione delle varianti.
Il provvedimento, l’ultimo atto del governo uscente, il Conte bis, stabilisce che sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute. E’ comunque consentito il rientro a residenza, domicilio o abitazione (approfondisci qui).
Sullo sci, invece, i governatori hanno fatto le loro mosse. La riapertura degli impianti è possibile dal 15 febbraio, allo scadere dello scorso Dpcm, e, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, è confermata l’apertura da lunedì per Lombardia e Piemonte e tra il 17 e il 19 per Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino (che spera di non venir declassato). In Veneto si deciderà oggi.
E’ chiaro però che con lo stop alla mobilità tra le Regioni sarà possibile frequentare solo le piste che si trovano all’interno della propria Regione. A meno che non si abbia una seconda casa in un altro territorio, ma bisogna esserne i proprietari, non valgono le case di parenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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