
Può aiutare il comparto floristico che a causa del Covid ha visto perdite fino al 70%. Ma può aiutare anche la ristorazione. Boom di prenotazioni a Roma. Si va verso i 10 milioni di incassi
La ricorrenza di San Valentino può essere l’occasione giusta per aiutare alcuni settori a risalire la china, in questo caso quelli floristico e ristorativo. A Roma è boom di richieste per trascorrere la festa degli innamorati a pranzo fuori o anche per brunch e aperitivi di coppia. «Auspichiamo i 10 milioni di fatturato solo a Roma e provincia – ha detto il presidente della Fiepet Confesercenti di Roma e vice nazionale, Claudio Pica. – Anche al livello nazionale ci sono tante prenotazioni per il 14. In Toscana, però, c’è molto fermento per l’arrivo della zona arancione. I ristoratori sono preoccupati che debbano restare chiusi proprio a San Valentino e il presidente regionale Franco Brogi si sta attivando presso le istituzioni per chiedere se la zona arancione possa iniziare da lunedì».
Il 14 febbraio può essere l’occasione anche per cambiare la sorte di un comparto strategico come quello florovivaistico che in questo ultimo anno, con l’emergenza sanitaria legata al Covid e il conseguente blocco delle attività del settore, ha vissuto una crisi economica e sociale senza precedenti a causa della sospensione di eventi e cerimonie, con perdite fino al 70%. E l’invito di Confagricoltura è chiaro: a chi decide di regalare un’emozione con i fiori in questa ricorrenza speciale, l’associazione esorta ad acquistare rigorosamente quelli coltivati in Italia. Il fiore nostrano, a differenza di altre produzioni estere che si coltivano in serra, ha la possibilità di nascere e crescere sotto la luce diretta del sole.
Il florovivaismo nel nostro Paese rappresenta quasi tre miliardi di euro di fatturato, coinvolge 30 mila imprese ed oltre 100 mila addetti. «Garantisce un contributo rilevante in termini di crescita ed occupazione, senza dimenticare i benefici che i nostri vivai generano per l’ambiente e l’ecologia in termini di qualità della vita e del futuro del pianeta», si legge in una nota dell’associazione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI
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