Il governatore della Regione: “per chi arriva sarà necessaria anche una prova della negatività al virus”
«Dobbiamo difenderci in ogni modo da queste varianti del virus che preoccupano e dall’eventualità che entrino in casa nostra», ha dichiarato il governatore della Regione Sardegna Christian Solinas, che in un’intervista per il quotidiano l’Unione Sarda ha chiarito che quest’estate, anche ammesso che i confini regionali saranno riaperti, chi vorrà entrare in Sardegna «dovrà presentare un certificato di negatività o di avvenuta vaccinazione» e ha assicurato che il sistema dei controlli partirà ben prima dell’inizio della stagione estiva.
Nella Regione la situazione epidemiologica è in miglioramento: «stiamo portando avanti gli screening di massa e le vaccinazioni, ci sono più luci che ombre e le condizioni per uscire da questo incubo – ha ammesso Solinas – ma allo stesso tempo dobbiamo difenderci in ogni modo da queste varianti del virus che preoccupano e dall’eventualità che entrino in casa nostra. Per tutte queste ragioni, è necessario un modello di tutela della salute dei sardi e delle attività economiche, costruito proprio sulle certificazioni sanitarie. Modello che introdurremo nel giro di breve tempo».
Premiata l’adesione allo screening del popolo sardo: secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità la Regione è a basso rischio: «la zona bianca è a un passo – conclude Solinas – per questo bisogna proseguire l’azione di monitoraggio, fermare la diffusione del virus e portare l’isola fuori dall’emergenza nel più breve tempo possibile».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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