I titoli bancari sono sotto i riflettori dopo la nascita del Governo Draghi
La fusione tra Unicredit e Monte dei Paschi di Siena rimane incerta (guarda anche qui) nonostante con l’avvio del Governo Draghi i riflettori siano tutti puntati sui titoli bancari. Secondo gli analisti di Mediobanca Securities è difficile escludere uno scenario in termini di strategie e di M&A perché Andrea Orcel, il nuovo numero uno di Unicredit, sembrerebbe essere più propenso a concludere un M&A con Banco BPM che non con la banca senese. Una visione condivisa con Leonardo del Vecchio, azionista di Unicredit e patron di Luxottica, che non è un sostenitore delle nozze tra Unicredit e Mps.
Intanto, il titolo Unicredit avanza dell’1,7% in Borsa, mentre quello di Mps arretra dello 0,77% a 1,286 euro.
Ma il risiko bancario continua anche sul dossier Banco BPM-Bper: «crediamo che la prima sia motivata ad accelerare le trattative con Bper, fattore che potrebbe portare a un accordo favorevole per gli azionisti di entrambe le banche – dichiarano gli analisti di Mediobanca Securities – sia da un punto di vista finanziario che industriale». Sempre secondo gli analisti anche una potenziale acquisizione di Banca Popolare di Sondrio da parte di Bper potrebbe avere un esito favorevole per quest’ultima, ma con un valore trasformativo inferiore. «Ancora, nel caso in cui l’accordo dovesse andare avanti – proseguono da Mediobanca – crediamo che l’entità risultante verrebbe approvata come banca cooperativa invece che come società per azioni». A Piazza Affari Bper sale dell’1,50%, Banco BPM fa +0,96%, Popolare di Sondrio scende circa del -1%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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