
La Commissione Ue lancerà un programma di studio sulle varianti Covid
Si accelera sul fronte anti-Covid. Il vaccino formulato da Astrazeneca ha ricevuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un’autorizzazione per l’uso di emergenza. Il gruppo degli esperti sull’immunizzazione dell’Oms ha raccomandato un intervallo di somministrazione da 8 a 12 settimane e l’uso del vaccino nei Paesi con varianti più recenti, inclusa quella sudafricana. AstraZeneca e il Serum Institute of India lavoreranno ora con la COVAX Facility per iniziare a fornire il vaccino in tutto il mondo, con la maggioranza che andrà a quei Paesi a basso e medio reddito, il prima possibile. AstraZeneca spera di mettere a disposizione nella prima metà dell’anno più di 300 milioni di dosi da destinare a 145 Paesi.
Intanto l’Unione Europea ha fatto sapere che accelererà le approvazioni proprio per combattere le varianti. A questo proposito, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha fatto sapere in un’intervista al principale giornale economico finanziario francese, Les Echos, che lancerà un nuovo programma dedicato allo studio delle varianti del Coronavirus, che stanno destando una forte preoccupazione in tutti i Paesi dell’Unione. «Dobbiamo aiutare le aziende a sviluppare capacità di produzione per questi vaccini di seconda generazione – ha detto von der Leyen. – Per questo, lanceremo un nuovo programma dedicato allo studio delle mutazioni del virus. Riunirà laboratori, autorità sanitarie, scienziati e Commissione europea. Il piano prevede inoltre uno scambio permanente di informazioni con l’Agenzia europea per i farmaci (EMA) in modo che possa accelerare il suo processo di autorizzazione dei futuri vaccini riadattato alle mutazioni».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/DAN HIMBRECHTS
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