
Il tonfo maggiore è stato per Gucci
Il Covid ha colpito pesantemente anche il lusso. In questo caso a risentirne è stato Kering, un gruppo internazionale con sede a Parigi che possiede marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni, Pomellato. Kering è quotata sul mercato Euronext Parigi dal 1988 e fa parte dell’indice CAC 40 dal 1995.
Ebbene il gruppo ha chiuso il 2020 con ricavi per 13,1 miliardi di euro, leggermente inferiori alle aspettative degli analisti (13,26 mld il consensus FactSet), ma in calo del 18% rispetto al 2019, complici le chiusure dei negozi e la mancanza di turismo dettate dalle restrizioni Covid.
L’utile netto 2020 di Kering è stato di 2,15 miliardi di euro per il 2020, in calo dai 2,31 miliardi di euro nel 2019, ma sopra le aspettative degli analisti di 1,74 miliardi di euro.
Tra tutti spicca il tonfo di Gucci, i cui ricavi sono diminuiti del 23% su base annua a 7,44 miliardi di euro. Nel quarto trimestre 2020 il marchio ha segnato -10%, sottoperformando rispetto al – 4,8% nel trimestre su base comparabile dell’intero gruppo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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