Le vendite al dettaglio Usa volano a gennaio a +5,3%, meglio delle stime
Wall Street apre poco sotto la parità, con il Dow Jones che lima lo 0,23%; sulla stessa linea, si muove al ribasso l’S&P-500, che perde lo 0,49%, scambiando a 3.913 punti. In ribasso il Nasdaq 100 (-0,78%); sulla stessa linea, in frazionale calo l’S&P 100 (-0,44%).
A livello macro nel mese di gennaio le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono balzate del 5,3%, a un ritmo che ha decisamente stracciato le stime del consensus. Gli analisti avevano previsto infatti un rialzo dell’1,1%, dopo la flessione di dicembre, pari a -0,7%. E’ il primo dato positivo dopo tre mesi in cui le vendite erano diminuite per effetto della perdita di lavoro e dei lockdown diffusi.
Nonostante questo importante dato che segna un inizio di ripresa, gli investitori sono cauti. Da un lato guardano alla pubblicazione dei verbali della FED prevista per questa sera, dall’altro sono preoccupati che il balzo della spesa al consumo potrebbe alimentare ulteriormente le aspettative di inflazione. Nel mese di gennaio il dato ha segnato infatti +1,3%, riportando il rialzo più forte dal 2009. Il rialzo si spiega con i costi più elevati dei servizi e dei beni energetici.
I timori sul brusco ritorno dell’inflazione negli Usa portano il dollaro a rafforzarsi. Il rapporto euro-dollaro cede lo 0,44% a $1,2039, rimanendo per ora saldamente al di sopra della soglia di $1,20, che non ha bucato al ribasso dal 4 febbraio scorso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JUSTIN LANE
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