In aumento i profitti derivanti da operazioni finanziarie ma salgono anche i costi totali del personale
Utili in calo per la Bce ma il suo bilancio cresce di oltre il 20%, da 457 a 569 miliardi di euro, in seguito agli interventi anti-Covid che hanno comportato l’acquisto di titoli del programma di acquisto di emergenza pandemica (Pepp). Nello specifico l’utile è sceso a 1,64 miliardi dai 2,37 di fine 2019 a causa soprattutto del minor margine di interesse, sceso da 2,686 miliardi del 2019 a 2,017 dell’anno appena concluso.
I profitti derivanti da operazioni finanziarie sono aumentati a 342 milioni dai 197 del 2019. L’incremento è stato reso possibile dai maggiori utili su vendite di titoli denominati in dollari, in seguito alla diminuzione dei rendimenti dei bond denominati in divisa americana.
Sono saliti anche i costi totali del personale di 80 milioni ed ora si attestano a 646 dai 566 del 2019. Ad aumentare è stato soprattutto il numero di dipendenti della vigilanza bancaria, mentre la pandemia ha fatto scendere le spese amministrative (da 590 a 553 milioni).
Alla fine del 2020 la dimensione del bilancio consolidato dell’Eurosistema, comprensivo di attività e passività delle banche centrali dell’Eurozona e della Bce nei confronti di terzi, era pari a 6.979 miliardi di euro, in congruo aumento dai 4.671 di fine 2019, ancora una volta per via dell’impatto delle operazioni sul mercato. I titoli detenuti a fini di politica monetaria hanno raggiunto i 3.695 miliardi mentre quelli legati all’acquisto di attività sono arrivati a 2.909 miliardi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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