
I nuclei in cui vivono i pensionati hanno un rischio di povertà ridotto di un terzo
In una famiglia su due c’è un pensionato, nel 46,4% dei casi, e spesso da loro arriva un sostegno economico, tanto che, per le famiglie con pensionati, il rischio di povertà è minore di un terzo rispetto altri nuclei. A dirlo è l’Istat nel suo report Condizioni di vita dei pensionati anni 2018-2019, secondo cui le famiglie con pensionati hanno, inoltre, un reddito netto medio più alto di circa 60 euro, pari a 2.670 euro netti al mese. Più in dettaglio, metà delle famiglie con pensionati ha un reddito netto inferiore ai 24.780 euro annui (2.065 euro mensili), un valore mediano che scende a 21.445 euro nel Mezzogiorno, mentre raggiunge circa 27.800 euro si registrano nel Centro e a 25.830 euro nel Nord.
Allo stesso tempo, secondo l’Istat, aumentano i pensionati che percepiscono anche un reddito da lavoro. Nel 2019 erano 420 mila, +3,6% rispetto al 2018, ma in decisa diminuzione rispetto al 2011 (-18,5%). La loro età media sale a 69 anni con oltre il 77% che ha almeno 65 anni ed il 41,7% che ne ha almeno 70.
I pensionati che lavorano sono principalmente uomini, residenti nelle Regioni settentrionali (in due casi su tre) e lavoratori non dipendenti (in circa l’85% dei casi). Circa la metà dei pensionati occupati ha al massimo la licenza media, tre su 10 possiedono un diploma mentre il segmento dei laureati rappresenta oltre un quinto del totale.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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