
+275 mila occupati e una riduzione del tasso di disoccupazione di 0,7 punti percentuali
Una prima valutazione macroeconomica del possibile impatto addizionale del Piano nazionale di ripresa e resilienza indica che nel 2025 il Pil registrerebbe uno scostamento positivo di 2,3 punti rispetto allo scenario base. A dirlo è una simulazione compiuta dall’Istat e indicata nel corso dell’audizione alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea del Senato, secondo cui l’aumento del Pil sarebbe associato anche ad un miglioramento dell’occupazione pari a circa 275 mila occupati in più e ad una riduzione del tasso di disoccupazione di 0,7 punti percentuali.
Inoltre secondo l’Istat l’aumento degli investimenti “determinerebbe sia il rialzo della loro quota sul Pil, che tornerebbe sopra il 19%, sia una loro ricomposizione a favore di quelli in beni intangibili, con positivi effetti sulla produttività del lavoro“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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