Il presidente Gorno Tempini sarà indicato quale nuovo candidato nella lista dei consiglieri per il rinnovo del board promossa dallo stesso consiglio in scadenza il 31 marzo
Cassa Depositi e Prestiti è pronta ad entrare in Tim e ad avere un ruolo primario nel consiglio di amministrazione. Su proposta del presidente Salvatore Rossi, il consiglio di Telecom indicherà infatti il leader della Cassa Giovanni Gorno Tempini quale nuovo candidato nella lista dei consiglieri per il rinnovo del board promossa dallo stesso consiglio in scadenza il prossimo 31 marzo.
L’elenco di candidati (10) prevede poi il presidente Salvatore Rossi e l’ad Luigi Gubitosi, oltre a esponenti di spicco del primo socio al 23,9% Vivendi, ovvero l’ad Arnaud de Puyfontaine, il suo braccio destro, Franck Cadoret, e quattro donne tra cui dovrebbero essere riconfermate Paola Bonomo (indipendente in quota Elliott), Giuseppina Capaldo (indipendente in quota Vivendi), Marella Moretti (indipendente in quota Vivendi) e un’altra donna di standing con i requisiti di indipendenza, forse Ilaria Romagnoli, esperta di wealth management con un passato in Rothschild e Intesa. Infine Rossi avrebbe cercato un manager italiano di standing internazionale con i requisiti di indipendenza che di fatto andrebbe a sostituire Michele Valenzise, in quota Vivendi. La scelta poterebbe ricadere su Luca De Meo, numero uno di Renault.
Va ricordato che Cdp oltre alla partecipazione in Tim è anche azionista di Open Fiber con il 50%, la società su cui ha un diritto di prelazione per la quota messa in vendita da Enel che possiede l’altro 50%. Ebbene, come riporta La Repubblica, il braccio finanziario del Mef ha deciso di non esercitare il diritto di prelazione su Open Fiber, dove entrerà il fondo australiano Macquarie al 40%. Così, Cdp potrà trattare direttamente con Enel l’acquisto fino al 10% della società della rete in fibra, e al tempo stesso negoziare col fondo australiano per la governance di Open Fiber.
di: Maria Lucia PANUCCI
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