Il presidente della Fed ha gettato acqua sul fuoco per quanto riguarda i timori di inflazione. Dopo il Senato nel pomeriggio parlerà di fronte alla Commissione Servizi Finanziari della Camera. Attesi diversi dati macro dagli Usa
E’ un risveglio misto questa mattina per i mercati europei. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Ftse 100 si muove in calo dello 0,33%, mentre il Dax e il Cac40 salgono rispettivamente dello 0,28% e dello 0,12%.
Gli investitori soppesano le dichiarazioni di ieri pomeriggio in audizione al Senato del presidente della Fed, Jerome Powell, il quale ha gettato acqua sul fuoco per quanto riguarda i timori di inflazione. Powell ha affermato che l’inflazione è “debole“, riducendo le preoccupazioni di un cambiamento di politica monetaria, ovvero di un aumento dei tassi, da parte della Banca centrale (guarda qui).
Parole che hanno dato maggiore sicurezza ai listini Usa ieri, con il Dow Jones che ha chiuso a +0,05%, l’S&P a +0,13% e il Nasdaq ha limitato le perdite al -0,5%. Ma il mercato obbligazionario resta in allerta, come segnala il rendimento del decennale Usa, il T-Bond, che resta sempre sopra l’1,3%, al momento quota l’1,335%, seppur in marginale calo (-0,029%).
Di fronte a questo scenario anche i mercati azionari asiatici sono entrati in fibrillazione con Tokyo, che ha riaperto oggi dopo la festività di ieri, in ribasso dell’1,61% Shanghai a -1,96% e Hong Kong a -2,93%.
Nel valutario l’euro/dollaro tratta a 1,215, in rialzo dello 0,03%, il dollaro/yen fa +0,24% a 105,49, mentre il cross sterlina/dollaro sale ancora e supera quota 1,41 a 1,419, in rialzo dello 0,55% grazie alle attese di riapertura dell’economia britannica sulla scia della campagna di vaccinazione che per ora è più avanti rispetto al resto d’Europa e agli Usa.
Tra le commodities il petrolio ritraccia: il Wti cede lo 0,66% a 61,26 dollari al barile e il Brent perde lo 0,28% a 65,19 dollari al barile. L’oro tratta in rialzo dello 0,078% tornando sopra qupta 1.800 dollari l’oncia (1.807).
Oggi i dati macro arriveranno tutti dagli Usa dove uscirà l’indice settimanale delle richieste mutui, le vendite di case nuove a gennaio e le scorte settimanali di petrolio. Nel pomeriggio è in agenda un secondo intervento di Powell dopo quello al Senato di ieri, questa volta di fronte alla Commissione Servizi Finanziari della Camera.
di: Maria Lucia PANUCCI
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