Al risveglio prima di tutto si guardano le notifiche email e social e più della metà delle persone usa il cellulare anche a tavola
Smartphone che passione: per gli italiani sembra essere proprio così, un trend accentuato dalla pandemia. Il bisogno di essere sempre connessi si è accentuato con lo smart working e anche il distanziamento sociale imposto ha acuito la necessità di avere il cellulare sempre a portata di mano.
Secondo un sondaggio condotto da MioDottore, una piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche che fa parte del gruppo DocPlanner, ha dimostrato che oltre la metà degli italiani, il 53%, è online almeno 8 ore al giorno per lavoro. Tra questi, il 39% rimane collegato anche nel proprio tempo libero.
Quali sono i motivi per cui gli italiani sono sempre connessi? Il 42% usa smartphone, tablet o pc per mantenere i contatti con le persone care. Il 31% per leggere e informarsi o fare shopping online; il 21% per guardare film e serie tv; il 19% per curiosare tra app e giochi online e infine il 7% per fare sport tra le mura domestiche.
C’è un altro punto da mettere in luce: il 57% degli intervistati ha dichiarato di usare il proprio smartphone anche a tavola, sia a casa sia fuori. Nel target soprattutto donne comprese tra 25 e 38 anni. Il 92% degli italiani, poi, non si allontana dallo smartphone nemmeno nel sonno e il cellulare è sempre presente sul comodino di fianco al letto.
Quali sono i rischi dell’iperconnessione? Secondo il 54% degli intervistati lo scorrere del tempo, a cui non si fa caso usando il telefono. Il 19% teme di sentirsi alienato e l’8% pensa all’isolamento e alla solitudine. Inoltre, nonostante l’ampio utilizzo fatto dalla maggior parte degli intervistati, il 65% ritiene che la propria routine giornaliera trarrebbe benefici importanti da una disintossicazione dallo smartphone: miglioramento del benessere psico-fisico, più tempo all’aria aperta, più tempo per praticare sport, leggere o prendersi cura di sé.
L’87% degli intervistati si è detto disposto a disconnettersi per 24 ore consecutive: il 66% senza problemi, il 21% a fatica.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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