Il comparto è comunque un’isola felice se paragonata ad altri settori. Fiducia nel 2021
Il Covid ha pesato anche, ma poco, sulla produzione dei tappi di sughero. Per Amorim Cork Italia, azienda leader nel settore, il 2020 si è chiuso con 585 milioni di tappi venduti, un -9% di fatturato e un calo del 4,2% in volume di produzione. Dati che segnalano perdite ma, come spiega l’amministratore delegato Carlos Veloso dos Santos, contenute rispetto ad altri mercati. «La nostra è comunque un’isola felice quando paragoniamo il nostro settore ad altri – ha sottolineato. – Per noi è stata leggera anche la decrescita: 600, nel dettaglio, i nostri clienti di piccola dimensione che non hanno imbottigliato, questo vuol dire che siamo riusciti a generare tanti nuovi clienti».
L’azienda non ha mai fermato la produzione e non ha mai fatto un giorno di cassa integrazione, neanche durante il lockdown generale di aprile 2020. «Ora – spiega l’ad – la fiducia nel 2021 è alta, con la speranza che la primavera porti un quadro gradualmente migliore grazie alla vaccinazione della maggiore parte delle persone a rischio, che aiuterà ad allentare la pressione sulle strutture ospedaliere». Per il 2021 l’intenzione è infatti quella di recuperare i volumi persi e crescere leggermente in relazione al 2019.
Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 40% del mercato mondiale di questo comparto e il 28% del mercato globale di chiusure per vino; conta 22 filiali distribuite nei principali Paesi produttori di vino dei cinque continenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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