La Banca centrale Usa nel Beige Book sottolinea che è in leggero miglioramento la situazione occupazionale ma soffre ancora il turismo
Nel periodo compreso tra gennaio e la metà di febbraio l’attività economica degli Stati Uniti è cresciuta ma in modo modesto. E’ quanto emerge dal Beige Book della Federal Reserve che sottolinea come nella maggior parte dei distretti anche i livelli di occupazione sono aumentati, seppur limitatamente.
Per quanto riguarda l’attività manifatturiera la domanda di manodopera inoltre “varia notevolmente in relazione al settore di riferimento e molti hanno registrato difficoltà nel trovare e mantenere lavoratori qualificati“, si legge nel rapporto. Quanto alla spesa degli americani, la Fed registra risultati diversi da settore a settore.
Chi continua a soffrire è il turismo: «Sebbene alcuni distretti abbiano riportato leggeri miglioramenti dell’attività dei viaggi e del turismo, le condizioni generali del settore dell’intrattenimento e dell’ospitalità hanno continuato a subire forti limitazioni dai confinamenti decisi per arginare la pandemia da Covid-19», si legge sempre nel documento. .
Le condizioni del mercato immobiliare commerciale si sono invece deteriorate. Il quadro sul trend dei prezzi, dunque dell’inflazione, si è confermato contrastato, con alcuni retailer e società manifatturiere colpiti dall’aumento dei costi che sono riusciti ad aumentare i prezzi; molte altre società non sono invece riuscite nell’intento. La Fed registra un leggero aumento dei prezzi nel periodo preso in esame, in particolare dell’acciaio e del legno. Incremento causato, spiega la banca, “principalmente dalle interruzioni delle catene di approvvigionamento delle aziende“. Aumentano anche i prezzi dei trasporti, in parte a causa dell’aumento dei costi del carburante.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AP
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