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Una coltivazione ecologica e sana è possibile con Dashfrm

Redazione Business24tv
5 Marzo 2021
Una coltivazione ecologica e sana è possibile con Dashfrm
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La start-up ha messo a punto un sofisticato impianto di coltivazione agricola in aeroponica che riduce drasticamente il consumo di acqua e punta a rivalutare gli edifici dismessi Dall’unione della […]

La start-up ha messo a punto un sofisticato impianto di coltivazione agricola in aeroponica che riduce drasticamente il consumo di acqua e punta a rivalutare gli edifici dismessi

Dall’unione della loro esperienza ventennale nel campo dell’information technology Stefano Boaretto e Andrea Guglielmi hanno dato vita alla startup innovativa Dashfrm. Il progetto, riconducibile al tema dell’agritech, si occupa della progettazione, dello sviluppo e della manutenzione di impianti per la produzione di piante in aeroponica ad alta pressione.

L’idea nasce dalla volontà di seguire i dettami dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, la riduzione dell’inquinamento, soprattutto a livello territoriale. Le menti del progetto hanno quindi preso spunto da questo obiettivo per ampliarlo e trasformarlo in un sistema di coltivazione di piante fuori terra.

Dashfrm opera nell’ottica della vertical farm: riuscire quindi in piccoli spazi a costruire grosse installazioni di piante sfruttando l’altezza. Ma non solo. Tra gli altri vantaggi del progetto c’è quello di poter dare una nuova vita a edifici e costruzioni abbandonate. L’idea nasce dalla terra di origine dei due fondatori, il Veneto, dove tutt’oggi esistono molte zone industriali dismesse. Con l’agricoltura di precisione messa in campo da Dashfrm questi manufatti potrebbero diventare sedi di impianti ad alta efficienza ecologica. Qualsiasi ambiente chiuso, anche a più piani, si presta favorevolmente all’installazione degli impianti rendendo possibile la produzione agricola anche nei centri urbani per un vero e proprio km 0.

Nell’ottica ecologica Dashfrm opera su due fronti: il consumo di acqua e la qualità del suolo. L’impianto messo a punto da Boaretto e Guglielmi, infatti, utilizza acqua nebulizzata ad alta pressione direttamente sulle radici delle piante in un ciclo continuo che permette il riciclo dell’acqua e un taglio drastico ai consumi. Questo tipo di impianti dunque trova un terreno di applicazione favorevole in luoghi in cui la quantità di acqua a disposizione è molto ridotta, come ad esempio i Paesi dell’Africa subsahariana, dove la temperatura dell’acqua stessa non ne permette l’utilizzo o dove il costo del bene acqua è molto alto, come ad esempio l’isola di Singapore. Dall’altra parte il metodo di coltivazione in aeroponica bypassa tutte le difficoltà dovute alla qualità del suolo e non necessita dell’uso di fitofarmaci e pesticidi. Pratico quindi ma soprattutto ecologico in quanto l’uso massivo dei fertilizzanti può causare l’inquinamento delle falde acquifere.

Dashfrm lavora principalmente su due tipi di impianti: l’impianto industriale, che può essere installato su spazi di grandi dimensioni e si può sviluppare in verticale, destinato alla produzione massiva di piante; e l’impianto cosiddetto domestico che è un impianto di mantenimento di alto design. In particolare con quest’ultimo tipo la start-up vuole inserirsi nel mercato dei superyacht con la possibilità, resa possibile dai bassi pesi della struttura, di avere e consumare le piante direttamente sulle barche. Il fine ultimo dell’azienda è quello di dare la possibilità di mangiare la pianta viva: invece di consumare una pianta tagliata, l’utente finale avrebbe a disposizione una piantina da consumare quando vuole. A tal proposito va ricordato che non è richiesta all’utente nessuna competenza e abilità dato che l’impianto garantisce in automatico il mantenimento della coltivazione.

Quello di Dashfrm è solo uno dei metodi alternativi di agricoltura di cui è possibile sentir parlare, ma a differenza di questi offre innumerevoli vantaggi. Ad esempio, rispetto alla coltivazione in idroponica, il sistema in aeroponica riduce il consumo totale di acqua di circa il 20/30% garantendo un impegno in termini di acqua molto più basso. Senza considerare che l’unico peso sopportato dalla struttura è quello della vasca che pesa pochi chili.

Ridotto consumo di acqua, versatilità di installazione, molteplici utilizzi e rivalutazione delle costruzioni dismesse, ma non finisce qui. L’ultimo obiettivo della start-up è quello di creare una coltivazione “Free from-Rich in”, dedicata ai consumatori finali: tramite la nebulizzazione dell’acqua è infatti possibile controllare in modo puntuale tutti i nutrienti dati alla pianta. Questo controllo fa sì che si possano eliminare quegli elementi non tollerati aggiungendo al contempo nutrienti utili alla salute e al benessere delle persone trasformando così le piante in veri e propri integratori.

A confermare l’eccellenza del progetto di Dashfrm è la partecipazione a Be Factory, (https://befactoryproduzione.progettomanifattura.it/it) il progetto innovativo che integra e completa Progetto Manifattura, l’incubatore d’impresa di Trentino Sviluppo, che sta trasformando lo storico opificio tabacchi di Rovereto in un centro di innovazione industriale nei settori del green building, della mobilità sostenibile e delle tecnologie per lo sport. Chiunque volesse potrà vedere come funziona il sistema di coltivazione in aeroponica nel progetto pilota che si dirama in 6 settori con altrettanti 6 ambienti diversi in cui vengono coltivate numerose tipologie di piante.

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