
Nonostante la perdita di 255 milioni di posti di lavoro, il 28% dei dipendenti nel mondo cerca nuove opportunità. Tra i principali motivi benessere, flessibilità e possibilità di carriera
Più di una persona su quattro nel mondo vuole cambiare lavoro nel 2021. Nonostante la crisi economica, dovuta alla pandemia, dello scorso anno e la perdita di 255 milioni di posti di lavoro, secondo uno studio dell’IBM Institute for Business Value (IBV) condotto su oltre 14 mila persone nel mondo, i lavoratori sono alla ricerca di nuove opportunità di occupazione e di crescita professionale.
Tra le principali ragioni di tale volontà ci sono la necessità di un programma o di un luogo di lavoro più flessibili, di maggiori benefit e di supporto per il proprio benessere, ma anche equilibrio tra lavoro e vita privata e opportunità di avanzamento di carriera. Secondo lo studio anche chi ha cambiato lavoro nel 2020 potrebbe essere comunque alla ricerca di nuove opportunità nel 2021. Infatti ben un dipendente su 5 ha già cambiato volontariamente lavoro lo scorso anno, e le fasce di età che più si sono messe in gioco sono Generazione Z (33%) e Millennial (25%).
«La pandemia causata dal Covid-19 ha cambiato in modo significativo le aspettative dei dipendenti nei confronti dei loro datori di lavoro: per questo motivo, i manager devono iniziare ad adottare un approccio più empatico e personale per attrarre e trattenere i talenti, in particolar modo se si parla di candidati della Gen Z e Millenial, generazioni maggiormente disposte a cambiare volontariamente lavoro» – ha affermato Amy Wright, Managing Partner IBM Talent & Transformation. – «Tra le possibili soluzioni da implementare, lo sviluppo di piani di apprendimento su misura e percorsi di carriera personalizzati, la promozione di culture inclusive e flessibili, e l’eliminazione di pregiudizi, grazie anche all’aiuto di tecnologie come l’intelligenza artificiale».
È interessante confrontare l’indagine appena condotta con un precedente studio della IBV del 2019 sul divario globale di competenze: se soli due anni fa il 45% delle organizzazioni intervistate aveva dichiarato di non riuscire a trovare le competenze di cui aveva bisogno, oggi l’87% dei dipendenti ritiene di avere già le competenze necessarie per raggiungere i propri obiettivi nel 2021.
Diversi i progetti dei lavoratori, invece, per portare a termine i propri obiettivi. Il 58% degli intervistati ha dichiarato di voler seguire corsi di formazione continua quest’anno, per lo più online; il 25% ha indicato riqualificazione o miglioramento delle competenze come obiettivi principali per il 2021, inclusa l’iscrizione a un corso di laurea o certificazione; circa il 30% degli intervistati della GenZ e il 30% dei Millenial ha dichiarato che si iscriverà a un corso di laurea o certificazione, rappresentando le fasce d’età con le percentuali più alte tra quelle intervistate; più di un intervistato su quattro della Generazione Z, infine, afferma che perseguirà un’opportunità di apprendistato, rappresentando la generazione più disposta a intraprendere questo percorso rispetto alle altre.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA / FRANCO SILVI
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