
In arrivo anche l’Economic Outlook dell’Ocse
Avvio cauto per le Borse europee. Nei primi minuti di contrattazione il Dax di Francoforte cede lo 0,18% mentre l’indice inglese Ftse 100 indietreggia dello 0,29%. Strappa un segno positivo il Cac di Parigi che segna un +0,10%.
In attesa della riunione della Banca centrale europea di giovedì 11 marzo, l’attenzione degli investitori resterà puntata al Congresso Usa per l’approvazione del piano di stimoli 1,9 trilioni di dollari che potrebbe far partire gli aiuti alle famiglie americane già da questo mese.
Sono positivi anche i future di Wall Street (Dow Jones +0,52%, S&P +0,6% e Nasdaq +0,79%) dopo la seduta a due velocità di ieri, con il Dow Jones sui massimi storici in rialzo dello 0,97% e il Nasdaq in rosso del 2,4% per via del livello dei rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni che resta sempre sui massimi a un anno per via delle attese di inflazione. Stamani però i rendimenti ritracciano all’1,559% dopo che ieri avevano superato l’1,6%. Sempre ieri il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha mostrato toni rassicuranti affermando che il pacchetto di aiuti del presidente Biden darà la spinta alla ripresa economica degli Stati Uniti e non causerà problemi all’inflazione.
Mista invece l’Asia dove il Nikkei rimbalza (+0,99%), nonostante il calo del 6,8% a gennaio dei consumi familiari mensili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, bene anche Hong Kong (+0,62%), mentre Shanghai cede l’1,16%.
Nel valutario il cambio euro/dollaro tratta a 1,185, +0,09%, il dollaro/yen è a 109,15, +0,27% e il cross tra sterlina e biglietto verde viaggia a quota 1,383, +0,07%.
Tra le commodities, il prezzo del petrolio ritraccia dopo la fiammata di ieri per via delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Il Wti cede lo 0,18% a 64,93 dollari al barile e il Brent fa -0,01% a 68,25 dollari al barile. L’oro è sceso sotto quota 1.700 dollari e al momento però è in leggera ripresa con un rialzo dello 0,75% a 1.690 dollari l’oncia.
A livello macro si guarda alla bilancia commerciale tedesca che ha mostrato a gennaio un surplus di oltre 22 miliardi di euro e alla produzione industriale per l’Italia. Tra i market mover di giornata il Pil dell’ultimo trimestre del 2020 per la zona euro. Attesa anche per la pubblicazione delle stime economiche da parte dell’Ocse.
di: Maria Lucia PANUCCI
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