
Il bilancio a un anno dal lockdown è pesantissimo per le attività economiche
Covid e lockdown hanno causato una forte stretta sull’economia che ha portato a una crisi senza precedenti: il bilancio a un anno dalla quarantena nazionale è pesante, e le problematiche si registrano sia nelle imprese sane sia in quelle fuori mercato che sono tenute in vita solo grazie agli interventi pubblici. A queste ultime sono arrivati 8,7 miliardi di prestiti garantiti dallo Stato. È quanto emerge dalle stime di Cerved-LUISS, secondo cui solo il 30% delle aziende non ha ancora risentito dell’impatto della pandemia. «Il problema principale – spiega la ricerca – è distinguere imprese in crisi per deficienze strutturali indipendenti dalla pandemia da quelle in crisi perché operano in attività che invece ne sono state duramente colpite».
Cerved ha definito un modulo ad hoc per analizzare i finanziamenti concessi alle imprese italiane, costruendo uno score di rischio che include gli effetti della pandemia. Delle circa 500 mila imprese classificate come sicure prima dello scoppio del covid, 208 mila lo rimangono anche dopo: sono aziende che non hanno bisogno di supporto pubblico per entrare nel circuito del credito. Dall’altra parte ci sono le aziende che hanno ricevuto i finanziamenti, invece, imprese che la ricerca definisce “zombie”: hanno un’alta probabilità di fallire oggi ma erano già a rischio prima della pandemia. Sono 81 mila società, con prestiti garantiti per 8,7 miliardi: date le probabilità di default, ne potrebbero fallire 25 mila con un valore atteso dei crediti deteriorati pari a 2,5 miliardi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/MARIO CRUZ
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